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Cave di Rubbio, il museo a cielo aperto in provincia di Vicenza

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Le opere di Tony Zarpellon nelle suggestive Cave di Rubbio

Le Cave dismesse di Rubbio si trovano nel panoramico territorio di Rubbio, piccola frazione divisa tra Bassano del Grappa (VI) e Lusiana Conco (VI). Probabilmente una delle località venete da cui ho potuto ammirare la vista più bella di sempre. Non esagero (giudica tu dalle foto qui sotto).
Esse sono un vero e proprio museo a cielo aperto, grazie all’opera creativa e di recupero dell’artista bassanese Tony Zarpellon che le ha decorate fino a creare dei paesaggi davvero surreali.
Nonostante ora versino in stato di abbandono, esse mantengono il loro particolarissimo fascino, ecco perché oggi desidero raccontarti come raggiungerle per una escursione in giornata.

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Come arrivare alle Cave di Rubbio

Il mio consiglio è di parcheggiare l’auto in via Monte Caina, in prossimità della strada privata che scende in direzione Contrà Molaghi. Una volta lasciata la macchina, prosegui a piedi per la strada privata e abbi cura di girare a sinistra nel prato, alla seconda curva naturale. Il sentiero parte dal prato, poco prima di incrociare un piccolo gruppo di case. E’ possibile che sia poco visibile nel primo tratto, soprattutto nel periodo in cui la vegetazione è molto rigogliosa, poiché solo dopo i primi metri assume l’aspetto di uno sterrato. Non è segnalato, ragion per cui ci ho messo un pochino a trovarlo all’inizio.
Dall’imbocco del sentiero, la strada da percorrere per arrivare alle Cave è veramente poca, e si snoda all’interno di un piccolo bosco.

Il gruppo di quattro Cave 

Le Cave di Rubbio sono state create a partire dal 1989 dall’artista bassanese Tony Zarpellon, come azione di recupero delle cave di estrazione della pietra calcarea che versavano in stato di abbandono da lungo tempo.
Le Cave di Rubbio sono quattro, ognuna reca un nome:

  1. Cava Dipinta
    La coloratissima cava affrescata con personaggi fantastici che sbucano da tutte le pietre
  2. Cava Abitata
    La cava più inquietante in quanto “abitata” da più di un centinaio di volti che osservano dalle rocce, ricavati da vecchi serbatoi arrugginiti
  3. Cava Laboratorio
  4. Cava Teatro

Ahimè solo le prime due cave sono ancora in parte agibili. Le successive due sono meno interessanti anche perché quasi completamente conquistate dalla vegetazione. Tutto il complesso meriterebbe a mio avviso una rivalutazione, è un vero peccato che le Cave versino nel declino più totale. Visitale pertanto prestando la dovuta attenzione.
Poiché la visita è relativamente breve, suggerisco di unire ad essa qualche altra destinazione nella zona, soprattutto per chi arriva da fuori.

INFO UTILI

Località Rubbio – Bassano del Grappa (VI)

Cristina Papini


PH Galline Padovane
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