Ha inaugurato il 25 ottobre “L’Egitto di Belzoni”, la mostra che celebra la vita e le imprese del grande esploratore padovano
Di lui avevo già molte informazioni, apprese da racconti e libri di storia locale, e come padovana non posso negare un certo orgoglio nel pensare che proprio un concittadino è considerato il padre dell’egittologia mondiale. Sto parlando di Giovanni Battista Belzoni, il celebre esploratore nato a Padova nel 1778, la cui vita avventurosa è celebrata nella mostra “L’Egitto di Belzoni“, in esposizione dal 25 ottobre 2019 al 28 giugno 2020 presso il Centro Culturale Altinate San Gaetano. Ho avuto l’occasione di visitarla durante un press tour e oggi ti racconto le mie impressioni e perché secondo me dovresti vederla anche tu.
La conferenza stampa
Alla presenza delle autorità locali, degli sponsor e di moltissimi tra giornalisti, blogger e addetti ai lavori, giovedì 25 ottobre ho potuto assistere alla vernice della mostra “L’Egitto di Belzoni. Ho voluto annotare e riportarti alcuni passaggi chiave, che credo chiariscano l’impegno di tutti i coinvolti nell’organizzare questa mostra:
Mi fanno i complimenti ma io li giro con piacere al mio Assessore, Andrea Colasio, poiché sua è stata l’idea.
Con lungimiranza abbiamo approfittato di questa mostra per ristrutturare tutta la struttura del Centro Culturale San Gaetano. Ora questo luogo è adeguato ad ospitare mostre di rango internazionale.
Non potevamo non farla! Questa mostra cancella il vuoto di conoscenza e ci restituisce la vera dimensione e il valore di un personaggio controverso su cui fino ad oggi c’è stata una sorta di condanna all’oblio.
L’organizzazione di questa mostra è stata un’impresa bolzoniana!
La mostra vuole rendere omaggio a Belzoni sperando di riportarlo nella giusta luce, senza fare però di lui un eroe. E’ stato tra i primi ad addentrarsi in Egitto, portando a termine imprese e scoperte importanti, ma non era un egittologo né un archeologo. Era un esploratore che però agiva come uno studioso.
The Great Belzoni: dal Portello alle Piramidi d’Egitto
La sua figura è decisamente affascinante! Nato dalle parti del Portello, il giovane Belzoni (Bolzon il vero cognome) manifesta da subito la passione per i viaggi. Trasferitosi a Roma, dove studia idraulica, rimane da subito affascinato dalle rovine romane. Si sposta poi a Parigi, nei Paesi Bassi e infine in Inghilterra, dove rimane per 9 anni. Qui si sposa con Sarah Bane e inizia a lavorare in teatro; forte della sua notevole altezza (2,10 m) è celebre per l’esibizione della piramide umana, durante la quale caricava sulle spalle 11 persone per farle poi roteare sul palco.
Appena si presenta l’opportunità di sfruttare le sue conoscenze idrauliche in favore di alcuni progetti in Egitto, compie il primo viaggio al Cairo dove resta estasiato dalle rovine egizie. Da questo momento si dedicherà con passione agli scavi, che lo porteranno poi a strepitose scoperte e ritrovamenti. Tra queste il rinvenimento del tempio di Abu Simbel e l’ingresso nella maestosa piramide di Chefren, in cui ebbi la fortuna di entrare intorno ai miei 16 anni e al cui interno spicca proprio la firma di Belzoni.
Restai pieno di ammirazione alla vista di que’ monumenti giganteschi…
tratto dal Narrative, il diario di viaggio di Giovanni Battista Belzoni
L’Egitto di Belzoni: l’esposizione al Centro Culturale San Gaetano
Non aspettarti una mostra sull’antico Egitto, aspettati una mostra che racconta un personaggio e il contesto in cui le sue azioni furono eseguite.
Del percorso espositivo ho molto apprezzato l’organizzazione: incentrato sui tre viaggi compiuti in Egitto da Belzoni, esso permette una maggiore comprensione grazie alla combinazione di alte tecnologie immersive con esperienze multimediali. Durante la mostra ti imbatterai in considerazioni e immagini tratte dal Narrative belzoniano, il suo famoso diario di viaggio, con tavole illustrate, disegnate a mano dal Belzoni stesso, così incisive e perfettamente conservate, da raccontare in modo efficace episodi e dettagli di ritrovamenti e scoperte uniche al mondo.
Cunicoli, cieli stellati, immaginarie scie di sabbia, tutto è pensato per offrire al visitatore la possibilità di conoscere l’Egitto vivendo un’esperienza straordinaria. Le ricostruzioni, la tecnologia digitale ed gli effetti speciali rendono la mostra un luogo appassionante per grandi e piccoli. La mostra è infatti pensata anche per le scuole, dalla scuola dell’infanzia fino alle scuole secondarie; alla visita sono infatti abbinati laboratori coerenti per fasce d’età.
Sono inoltre 150 le opere provenienti dai più prestigiosi musei d’Europa che aiutano a raccontare la vita, la storia e l’Egitto vissuto dal nostro antico concittadino.
Lo sapevi che…
La vita coraggiosa di Giovanni Battista Belzoni è stata fonte di ispirazione per George Lucas nel creare il personaggio di Indiana Jones. Per il film I predatori dell’arca perduta (1981) il celebre regista ha ammesso di essersi è ispirato proprio all’avventuriero padovano!
Come arrivare se vieni da fuori Padova
Se non sei di Padova, puoi raggiungere facilmente la mostra sia in treno, sia in auto. Il Centro Culturale San Gaetano infatti, è proprio a pochi minuti a piedi dalla stazione di Padova ed è comodo al grande parcheggio Interparking, in via Mameli, 4, tra i più economici e comodi della città.
LINK E INFO UTILI
Centro Culturale Altinate San Gaetano
Via Altinate 71 – Padova
MOSTRA
Dal 25 ottobre 2019 al 28 giugno 2020
lunedì – giovedì 9:00 – 19:00
venerdì e sabato 9:00 – 24:00
domenica e festivi 9:00 – 20:00
CHIUSURE STRAORDINARIE:
24 e 31 dicembre 2019 aperto fino alle 15:00
25 dicembre 2019
1° gennaio 2020
Post in collaborazione con Gruppo ICAT
Cristina Papini
PH Galline Padovane
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