In tour tra i musei di Padova meno famosi
Padova è una città di arte e cultura e tra le tante opportunità di svago che offre ci sono anche numerosi musei. Ritengo che siano una valida alternativa per il tempo libero, soprattutto in questa stagione e per i prossimi mesi invernali. Poco tempo fa ti ho dato qualche consiglio su quelli dedicati a bambini e ragazzi che sono sparsi un po’ in tutto il Veneto. Oggi invece vorrei restare all’interno della mia città e darti qualche utile indicazione in caso ti venisse la curiosità di approfondimenti storici e culturali senza spostarti troppo lontano da casa. Scopriamo insieme i musei meno noti ma ugualmente significativi della città di Padova.
Arte, storia e cultura da vivere nei musei padovani
Si trova in Prato della Valle, all’interno del quattrocentesco Palazzo Angeli. Fondato nel 1998 è una vera chicca da non perdere. Sarà come partire per un affascinante viaggio nel mondo del precinema dal Settecento ai Fratelli Lumière. Potrai ammirare strumenti e giochi ottici e troverai anche una sezione dedicata alla fotografia.
Pochi forse sanno che la nostra università patavina è stata tra le prime al mondo ad avere una collezione scientifica da usare per fini di studio. Fu Antonio Vallisnieri a mettere insieme reperti e strumenti per laboratori didattici che diventarono poi raccolte museali. Ce ne sono davvero per tutti i gusti, tra collezioni e musei. Solo per citarne alcuni: Museo di Anatomia Patologica, Museo dell’Educazione, Museo di Geografia, Museo di Mineralogia, collezioni zoologiche, collezione di modelli di ponti.
Qui trovi una raccolta di oggetti sacri oltre a tutto ciò che è stato realizzato per la Basilica nel corso dei secoli, dai dipinti, alle sculture, all’oreficeria. Sono esposte delle vere e proprie opere d’arte e ci sono due sale intere allestite con i capovalori di Donatello al Santo, il celebre artista che realizzò anche il monumento equestre dedicato al Gattamelata.
Inaugurato nel 1965 si trova nelle immediate vicinanze del Tempio Internazionale dell’Internato Ignoto. Raccoglie una serie di oggetti di uso quotidiano, fotografie, documenti e disegni a testimonianza delle esperienze vissute dagli italiani nei campi di concentramento. Il materiale non è moltissimo, ma è decisamente suggestivo e carico di significato. Le sale sono tre, distribuite su 600 mq: la Sala della Memoria, la Sala della Storia e la Sala polivalente.
MUSEO DEL RISORGIMENTO E DELL’ETA’ CONTEMPORANEA
Si trova all’interno dello stabilimento Pedrocchi. Qui puoi ripercorrere 150 anni della storia di Padova attraverso i documenti e i reperti che sono esposti, molti dei quali sono stati donati dai cittadini. Dal 1797, anno della caduta della Repubblica Veneta, al 1948, anno in cui è stata promulgata la Costituzione Italiana. Ci sono cimeli a ricordo della Grande Guerra, del periodo fascista e una serie di filmati dell’Istituto Luce di Roma e dell’Imperial War Museum di Londra.
E’ situato all’interno del ghetto dell’antico ghetto ebraico di Padova. Uno spazio dove sono raccolti oggetti della cultura ebraica di grande valore storico. Arrivano dalla collezione della Comunità padovana, oltre che da donatori privati. Se lo desideri puoi anche visitare la Sinagoga e i Cimiteri ebraici e partecipare alle mostre e agli eventi culturali che periodicamente vengono organizzati.
Cristina Papini
PH Galline Padovane
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