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Venezia e le sue isole

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La magia delle isole di Venezia

Con milioni di visitatori ogni anno, la bellezza di Venezia è inconfondibile e nota in tutto il mondo. Ma la zona ha molto altro da offrire oltre ai più celebri monumenti e ai giri in gondola: Venezia, infatti, è circondata da una serie di isole affascinanti, più o meno accessibili, ognuna di esse caratterizzata da particolari tratti distintivi. La laguna di Venezia stessa si compone di 118 piccole isole, collegate da circa 400 ponti.

A parte le isole di Murano e Burano, le altre isole della laguna veneziana sono spesso trascurate dai visitatori, nonostante offrano in alcuni casi una visione diversa e ugualmente affascinante di questa incredibile città; sbarcando sulla maggior parte di queste isole avrete la sensazione di aver fatto un passo indietro nel tempo, in un luogo in cui la vita scorre lentamente e i ritmi frenetici della città restano distanti.

Alcune di queste isole sono raggiungibili con i vaporetti, così sono chiamati i “bus” pubblici di Venezia, ma ci sono anche molte imbarcazioni private che effettuano giornalmente visite a una o più isole della laguna con guida o audioguida. Ed infine i servizi di taxi privati (water taxi) che vi possono portare dovunque vogliate. Il prezzo in questo caso sarà più alto, ma avrete a disposizione più tempo di cui godere. Una volta raggiunte le isole, l’unica maniera per visitarle sarà camminando, ragione per cui vi consigliamo di lasciare preventivamente i vostri bagagli, zaini o borse pesanti in uno dei depositi bagagli presenti a Venezia, ancor prima di imbarcarvi nel tour.

In questo articolo vi presentiamo alcune delle isole più caratteristiche, senza tralasciare le più famose, ma con un occhio di riguardo a quelle meno conosciute, che nascondono interessanti storie.

BURANO

Conosciuta per i suoi deliziosi merletti, la bellezza di quest’isola è diffusa ed è sotto gli occhi di chiunque: le case dai colori vivaci fiancheggiano i lati dei canali e si rispecchiano sull’acqua. Dipinte dai pescatori e dalle loro famiglie, i colori sgargianti delle case servivano ai pescatori a riconoscere la propria abitazione dal mare e a pensare alla propria famiglia durante il duro lavoro. L’isola è straordinariamente fotogenica, ed è un vero e proprio paradiso per gli appassionati di Instagram!

MURANO

Il vetro di Murano è apprezzato e conosciuto in tutto il mondo, quindi non stupitevi quando noterete che l’isola è piena di negozi di vetro e botteghe di souvenir. Che si tratti di vasi, gioielli o tappi per bottiglie, questo è il posto giusto per cercare dei regali o acquistare un prezioso ricordo di questo viaggio. E se non siete qui per fare shopping, Murano ha comunque molto da offrire e potrete ammirare i vetrai fare il proprio lavoro da dietro le vetrine o visitare una vera fabbrica di vetro; è di una bellezza unica e ipnotizzante vedere eseguire con maestria l’arte della lavorazione del vetro.

TORCELLO

La piccola isola di Torcello è molto più tranquilla e spesso esclusa dal circuito turistico di Venezia; in realtà è proprio l’area dove la città nacque, più di 1.500 anni fa, essendo una perfetta roccaforte contro gli invasori che arrivavano dalla terraferma.

Un tempo densamente popolata, con oltre 20.000 residenti, Torcello rivaleggiava con Venezia come principale porto e centro commerciale della regione. Sfortunatamente per Torcello, i suoi canali cominciarono ad insabbiarsi, portando a grandi difficoltà nei  trasporti e quindi un calo del commercio e a massicce epidemie di zanzare. Fu così che la maggior parte dei residenti partì per Venezia, proprio per sfuggire alla malaria e per trovare lavoro, portando con sé addirittura le pietre dalle loro case e lasciando un’isola praticamente distrutta e deserta. Solo poche strutture e la Basilica rimasero intatte.

L’isola ora ha meno di una dozzina di residenti, ed è un’isola piacevole da esplorare per fare una passeggiata rilassante; infatti, è molto più verde rispetto a Venezia e ha ben poche attività commerciali, rendendola meta perfetta per godersi un po’ di natura e tranquillità durante la vostra vacanza veneziana.

Le principali attrazioni includono la cattedrale italo-bizantina, la Basilica di Santa Maria Assunta,  (che conserva i più antichi mosaici rimasti nel veneziano risalenti all’XI secolo) e una chiesa adiacente completa di campanile, che offre una splendida vista sull’intera area. C’è anche un piccolo museo archeologico che occupa le antiche sale del consiglio.

LAZZARETO VECCHIO

Già dal nome si potrebbe intuire la triste storia di quest’isola, che fu adibita a luogo di quarantena, destinato ad ospitare i malati durante i periodi di peste e mantenere al sicuro il resto della città. Questa minuscola isola è infatti la più antica – ma non l’unica – delle stazioni di quarantena istituite nella Laguna di Venezia, conosciute oggi con il nome di lazzareti.

La peste imperversò a Venezia e in tutta l’Europa nel 1348 e nuovamente nel 1576 e nel 1630, portando migliaia di residenti e viaggiatori a rimanere bloccati su quest’isola a stretto contatto con malati e creando un vero e proprio lazzareto; in pochi purtroppo riuscirono a lasciare l’isola vivi, e in seguito sono state ritrovate diverse fosse comuni.

Attualmente sono in corso importanti lavori di ristrutturazione, e molte visite guidate sono al momento sospese per motivi di sicurezza. Vi consigliamo quindi di consultare il sito ufficiale prima di programmare la vostra visita.

SAN LAZZARO DEGLI ARMENI

Originariamente un lebbrosario, l’isola è ora un monastero armeno che ospita un’incredibile biblioteca di manoscritti e un museo unico; questa minuscola isola artificiale nella laguna di Venezia è oggi uno scrigno di tesori culturali armeni; non solo, l’isola è uno dei primi centri di cultura armena al mondo.

Sotto la persecuzione dell’impero ottomano, nel 1715 diversi monaci cattolici armeni fuggirono a Venezia, e due anni dopo a loro fu data l’isola di San Lazzaro da parte del Senato veneziano; qui vi costruirono un monastero. I monaci mechitaristi – un ordine religioso cattolico fondato nel 1700 da Mechitar, un monaco benedettino armeno – mantengono oggi il monastero e la sua vasta collezione di manoscritti storici.

La sala dei manoscritti ospita la terza più grande collezione al mondo di pubblicazioni armene, oltre ad altre opere provenienti dall’Europa e dall’Asia. Il patrimonio di conoscenze custodito all’interno del monastero è così impressionante che quando Napoleone abolì quasi ogni monastero di Venezia, permise invece ai monaci armeni di continuare a gestirlo – con una nuova veste, però: sotto forma di accademia.

Napoleone non fu l’unico personaggio importante che si interessò al monastero. Lord Byron, il famoso poeta inglese del 19° secolo, trascorse un periodo sull’isola studiando la cultura e la lingua armena.

ISOLA DI SAN SERVOLO

Conosciuta anche come “l’isola dei passi”, l’Isola di San Servolo è stata per 250 anni la sede del manicomio ufficiale di Venezia. Gestito dall’ordine religioso San Giovanni di Dio, il manicomio fu aperto nel 1725 con l’ordine di ricollocarvi tutti i pazzi dell’area, oltre 200.000 pazienti furono ammessi al manicomio e la maggior parte non avrebbe mai più lasciato l’isola.

Nel 1978, a seguito di una modifica della legge italiana, la famosa Legge Basaglia,  il manicomio fu chiuso. Nel 2006 è stato riaperto nella sua forma attuale, come museo dedicato alla storia del manicomio: “Museo del Manicomio di San Servolo – La follia reclusa”.

ISOLA DI POVEGLIA

Altrove, nella laguna, isole dimenticate fuori dal percorso turistico custodiscono ricordi delle piaghe di Venezia. Ad esempio l’isola di Poveglia, oggi chiusa al pubblico, dove si narra che migliaia di persone siano state bruciate per impedire la diffusione della peste, e qui furono sepolte; per questo motivo, che sia verità o leggenda, si dice che il terreno sia costituito per il 50% di ceneri umane.

ISOLA DI MAZZORBO E LIDO DI VENEZIA

Tante altre sono le isole che meritano di essere visitate. Se ad esempio preferite semplicemente godervi un buon pranzo con assaggio di vini locali, allora considerate una gita sull’isola di Mazzorbo, dove potrete assaggiare un vino di carattere, coltivato in un territorio unico; un vitigno autoctono, la Dorona di Venezia, che nei secoli si è adeguato alle condizioni di salinità lagunare.

O forse preferite rilassarvi sulla spiaggia e fare un bagno? Chi l’avrebbe mai detto che a Venezia c’è anche la spiaggia! La lunga spiaggia del Lido è il luogo preferito dai veneziani durante le calde giornate estive. Andate a fare un tuffo!

Fonti:
https://www.isoladiburano.it/en/things-to-do-in-burano.html
https://www.veneziahelp.com/trasporti/vaporetti.html
https://servizimetropolitani.ve.it/it/museomanicomio
https://www.visitvenezia.eu/venezianita/scopri-venezia/poveglia-la-misteriosa-isola-fantasma-che-vuole-rinascere

Ph. Credits: Unsplash